mercoledì 1 febbraio 2012

Inizio questo blog a Febbraio 2012. Un Febbraio bisestile. Dovrebbe portare bene.
Intanto è già un bene che sia passato Gennaio. Un mese troppo bianco e troppo poco clemente.
Fuori nevica, arriverà presto un weekend oltre i dieci gradi sotto zero.
Non ci faremo trovare impreparati!
Saluto con insuccesso il mio ex blog You can leave your headphones - dal titolo geniale -
con un post - uno - all'attivo ed un cocker immaginario di nome Joe, che con dieci morsi - dieci - s'è magnato un Maxibon - Ciù gusti is megl' che uan -
Devo riuscire a fare di meglio, questo è uno dei buoni propositi dell'anno nuovo.
Se non ora, quando?
Forse quando avevo del talento. Poi è sopraggiunta la Febbra.


A Doc e Marci:
L'ultimo giorno di Febbraio 2009
"Febbricitante dolore al cuore. Tensione viscerale ed un ascolto troppo sincero delle mie orecchie.
Penso molto a lei. Non posso permettermi di innamorarmi. Lei non ha ragioni ed io non sono per lei. 
E per lei ci vuole qualcuno più, più distante da chi io sia.
E' così e fa male. E mi fa piangere. Ed è così bella.
Volevano darmi più importanza, c'è chi pensa che non ne abbia abbastanza; mi rattrista ma tuttavia so che può andar bene così. Questo è ciò che sono e non farò a gara di popolarità. E non sarai lì con me a vedere la Twilight, su un colle, su una rupe sarda. E' tutto finto Ghe. E' così.
Gli occhi ricadrebbero indietro aspirati come sono da una forza centrifuga sotto pelle, nello stomaco.
Il fegato lascio che venga demolito dalle troppe patetiche fughe che ho cercato di inventarmi.
Ma anche come ladro non ho abilità.
L'abilità che più mi manca è di piacerti. Allora presto sparirò.
Però avete notato i suoi occhi lucidi almeno? Tutte le altre ragazze li avevano opachi, senza profondità.
Adimensionali. I suoi erano quadrimensionali : si perse anche il tempo lì dentro.
Almeno questo me lo concedete?
Lascio l'alcool e per un secondo almeno posso concedermi una fuga dentro quegli eterni occhi lucidi.
Che devo dimenticare.
-E' tutto finto- mi ricordi, va tutto così, e alle volte mi sento così lontano da tutti voi che è come non avere scampo. E questo fa ancora più male. Male fanno gli incitamenti altrui. Male fa non avere una reazione uguale e contraria. E dentro tira un sentimento, ora un dolore di dolce malinconia.
Vorrei smettere. Vorrei no. Vorrei trovarti dall'altra parte.
Tutto è possibile...ma non equamente probabile."

Musica...musica...
Può parlare da sè, questa volta, l'immagine che ho scelto per sfondo?
I told you to be patient

ps:
Il mio cocker Joe piscia solo sulle Wellingtonia autentiche... o sugli alberi di Tim Burton, che in questa stagione si possono fotografare anche qui.
Grazie inverno. Be kind.

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